好 | Kodai Yamashita racconta | Fotocamera che cattura i rifiuti urbani | GFX 50S | Knowledge #175

È una fotocamera digitale mirrorless di medio formato con un sensore CMOS di grandi dimensioni da 43,8 mm x 32,9 mm e circa 51,4 milioni di pixel effettivi, chiamato "G Format". Questo grande sensore offre una risoluzione eccezionale e una ricca gradazione.

Combinando il motore di elaborazione delle immagini "X-Processor Pro" con la tecnologia di riproduzione del colore esclusiva di Fujifilm sviluppata in oltre 80 anni, è possibile ottenere una rappresentazione cromatica naturale e bella. Inoltre, adottando il "G Mount" progettato appositamente, in combinazione con le lenti Fujinon GF, si realizza una rappresentazione ad alta definizione che sfrutta al massimo le prestazioni del sensore. Il corpo è leggero e robusto, dotato di un mirino elettronico rimovibile e di un monitor LCD touch inclinabile per un'operatività intuitiva.

Il soggetto che fotografo più spesso sono i rifiuti che si trovano in città. Fin da quando ho iniziato a fotografare, ho catturato rifiuti che diventano arte.

Da quando ho iniziato a usare principalmente la GFX 50S, mi sono immerso ancora di più nella fotografia dei rifiuti.

Penso che fotografare i rifiuti significhi fotografare la città. Una città dove i rifiuti sono ovunque, una città pulita, una città con un fast food davanti alla stazione.

È ovvio, ma i rifiuti che si trovano lì sono per lo più generati nelle vicinanze. Naturalmente, riflettono bene i colori della città.

Fotografare i rifiuti con una fotocamera digitale di medio formato è sicuramente eccessivo. Ma continuare a fotografare rifiuti con una fotocamera così eccessiva è una delle mie forme d'amore.

Amare l'attrezzatura che ho in mano e fotografare la città che amo.

Non penso che sia esagerato.

Una fotocamera digitale di medio formato da circa 50 milioni di pixel e un obiettivo vintage. Non è una combinazione pratica o portatile.

Se dovessi fotografare rifiuti ogni giorno, penso che una compatta leggera e piccola sarebbe sufficiente.

Ma l'atmosfera unica del medio formato, la precisione quando si chiude il diaframma, metto tutto questo impegno sui rifiuti sul ciglio della strada.

Sacchi di rifiuti tesi con il contenuto visibile, bottiglie di liquore allineate, ombrelli di plastica di origine sconosciuta, guanti dimenticati, ci sono ancora molti rifiuti che voglio fotografare.

Non solo scattare in automatico, ma decidere l'apertura, mirare bene, mettere a fuoco e scattare. Attraverso questo processo, dialogo con i rifiuti. Ora, penso che questa combinazione sia quella che mi permette di godere di più di questo processo.

Potrebbe non servire a nessuno. Alla fine, la fotografia è una soddisfazione personale.

Eppure, voglio continuare a fotografare rifiuti con questa fotocamera.