Uno sguardo dalla strada | 10 domande a Koji Takasaki | ISSUE #7

Sono nato e cresciuto a Tokyo, nato nell'anno 1996. Ho iniziato a fotografare circa quattro anni fa, ispirato dai fotografi di strada pionieri della fotografia a colori, con il desiderio di esprimere opere simili nella Tokyo moderna.

Attualmente lavoro e nei giorni liberi scatto foto di strada. Recentemente, grazie all'invito di Shimazaki-kun, ho tenuto la mia prima mostra a marzo (grazie mille per quell'occasione).

Recentemente mi sono concentrato principalmente sulla fotografia di persone e città. Mi sono reso conto che le foto troppo perfette sembrano false, quindi ho deciso di concentrarmi su soggetti anonimi. Catturo la bellezza resiliente e la fragilità delle persone che vivono vincolate dal tempo. Ritraggo la scena apparentemente banale ma straordinaria di persone circondate da oggetti artificiali come un'arte non quotidiana. In questo modo, sento che anche la mia esistenza, spesso sminuita, viene affermata.

Non solo nella fotografia, ma anche nella musica e nel cinema, mi sono sempre sentito attratto e in sintonia con opere che trattano questi temi. Questo mi ha portato a continuare a scattare le foto che faccio oggi.

Non sono sicuro se fosse la prima, ma il ricordo più antico è di una foto scattata durante un viaggio in famiglia in macchina. Ricordo di aver fotografato una scena con molte bandiere fuori dal finestrino mentre correvamo sull'autostrada, seduto accanto a mio fratello. Anche se non ho più quelle foto, il ricordo di aver premuto il pulsante dello scatto evoca vividamente l'atmosfera e le sensazioni di quel momento.

Si dice spesso che le foto facciano riaffiorare i ricordi, e anche senza una foto fisica, il semplice atto di scattare può avere un forte impatto sul futuro di una persona. Questo è qualcosa che tutti dovremmo riconoscere.

Comunque, da allora non ci sono più stati viaggi in famiglia, quindi è un po' triste ripensarci.

Non cerco prestazioni elevate nelle attrezzature, dato che non faccio scatti che richiedono immagini nitide o efficienza. Anche per la fotografia di strada, spesso rallento volutamente la velocità dell'otturatore o scatto con un'apertura estrema per ottenere una messa a fuoco panoramica. Uso solo attrezzature di seconda mano: una vecchia e una . L'importante è la sensazione che mi dà l'uso e la soddisfazione di possedere un prodotto che vale il costo.

Ho però una certa preferenza per la lunghezza focale delle lenti. Cerco di eliminare elementi non necessari e creare immagini compresse, mantenendo una distanza che non faccia percepire la mia presenza ai soggetti. Per questo, trovo che le lenti standard abbiano un angolo troppo ampio. Uso principalmente un obiettivo fisso da 105mm per la F3 e un teleobiettivo 18-135mm per la XT2.

Negli ultimi anni, sono stato un grande fan del musicista folk .

Forse non sono tutti creatori, ma le influenze più forti sono state Keichiro Hirano, Kazuo Ishiguro e Saul Leiter. Hirano mi ha colpito con il suo concetto di 'individuo divisibile', che mi ha fatto riflettere sulla legittimazione delle esistenze sfumate nella società. Amo Kazuo Ishiguro per 'Non lasciarmi'. Saul Leiter mi ha affascinato durante una mostra a Tokyo, e senza quell'impatto, probabilmente non continuerei a scattare foto di strada che nessuno guarda.
Ricevo anche molta ispirazione dai fotografi di strada contemporanei, professionisti e amatori.

, . E magari un telescopio enorme per vedere Saturno, o una Polaroid.

La strada, tranne nei giorni nuvolosi.

Fino a poco tempo fa, ero una persona terribile che criticava tutti i contenuti di massa, ma mi sono reso conto che farlo senza profondità è solo miserabile, quindi ho smesso.

Se dovessi dire qualcosa, direi che non mi piacciono le persone che negano il mainstream per evitare la verità. Come me.

Su Yahoo Auctions.

Scatto spesso a 1/30 di secondo e F16 per fotografare i piedi delle persone. Modifico le foto digitali in RAW, ma recentemente sto sperimentando il ritocco per mantenere la coerenza con le foto analogiche.