Cattura il mondo con la distanza d'oro della fotografia a fuoco, la "distanza iperfocale" | Knowledge #250

Cover photo by ICHIHO
Hai mai desiderato scattare foto in cui tutto è a fuoco, indipendentemente dal genere, che si tratti di scatti spontanei, paesaggi o architettura? La chiave per realizzare questo desiderio è la "distanza iperfocale". Questo concetto è fondamentale per la fotografia panfocus e, una volta compreso, ti libererà dalle preoccupazioni sulla messa a fuoco.
In questo articolo, esploreremo il meccanismo, le applicazioni e le formule utili sul campo.
Cos'è la distanza iperfocale?
La distanza iperfocale è la distanza più efficace per mettere a fuoco con un determinato valore di apertura e lunghezza focale. Mettendo a fuoco a questa distanza, l'intervallo da "metà della distanza iperfocale" a "infinito" apparirà a fuoco.

Photo by ksk_1990
Ad esempio, utilizzando un obiettivo grandangolare da 28mm a F8 su un sensore full-frame, se si mette a fuoco a circa 2,5m, l'intervallo da 1,25m a infinito sarà nitido.
Comprendere la distanza iperfocale attraverso le formule
La distanza iperfocale può essere calcolata con la seguente formula:
Dh = f² / (F × c)
- Dh: distanza iperfocale (mm)
- f: lunghezza focale dell'obiettivo (mm)
- F: valore di apertura (numero F)
- c: diametro del cerchio di confusione accettabile (mm, dipendente dalla dimensione del sensore)
Ad esempio, con un obiettivo da 28mm, F8, full-frame (CoC ≒ 0.03mm), il calcolo sarà:
Dh = (28 × 28) / (8 × 0.03)
= 784 / 0.24
= 3266.6... ≒ 3277 mm ≒ circa 3.3 m
Quindi, mettendo a fuoco a 3.3m, l'intervallo da 1.65m a infinito sarà a fuoco. Con APS-C, il CoC è di circa 0.02mm, permettendo di ottenere l'effetto panfocus da distanze più brevi con le stesse condizioni.

Photo by .aco.
Compatibilità con il panfocus
Il panfocus è un'espressione fotografica che "carica informazioni su tutto lo schermo". La chiave è la distanza iperfocale. Utilizzando questa tecnica, nei paesaggi è possibile catturare sia i fiori in primo piano che le montagne sullo sfondo, nell'architettura le colonne in primo piano e lo spazio sullo sfondo, e negli scatti spontanei le persone e la città sullo sfondo.
In sintesi, la distanza iperfocale è una "mappa visiva" che consente di raccontare relazioni reali in una sola immagine.