Sentire la natura, tessere ricordi | 10 domande a Kousuke Shimasaki | ISSUE #5

Sono Kousuke Shimasaki. Sono nato il 2 giugno 1997 e vengo dalla prefettura di Kochi. Fino all'università, la mia vita era lontana dalla fotografia.

Durante l'estate del primo anno di università, sono andato in viaggio a Kyoto con la mia ragazza. È stato quando ho premuto il pulsante dell'otturatore di una fotocamera mirrorless che aveva preso in prestito da sua madre che ho iniziato a interessarmi alla fotografia. Ho trovato quella sensazione interessante e ho iniziato a studiare fotografia. All'inizio ho iniziato a cercare informazioni sui fotografi, poi ho studiato la storia delle fotocamere e della fotografia, immergendomi completamente in questo mondo.

Attualmente, mi concentro principalmente sulla fotografia di lifestyle e, come artista contemporaneo, espando attivamente la mia attività organizzando mostre personali attraverso gallerie.

Come riportato anche sul mio sito web, il tema costante che perseguo è 'il legame tra l'odore del luogo e la memoria'. Fin da piccolo, quando viaggiavo in un luogo specifico, spesso percepivo con la pelle l'energia di quel luogo, e questa sensazione è rimasta con me anche da adulto. Ho definito questa immagine astratta, che non si può vedere ad occhio nudo, come 'l'odore del luogo'. Ad esempio, in un luogo pericoloso, si percepisce un odore di pericolo. Ricordo anche l'odore del viaggio a Kyoto.

Sono anche attratto dalla natura e dall'animismo. Avendo vissuto in campagna, sono sempre stato circondato dalla natura, quindi l'ambiente della mia infanzia potrebbe aver influenzato la mia produzione attuale. Da quando sono arrivato a Tokyo, ho spesso sentito un senso di oppressione. Sento il divario tra natura e città e voglio esprimere attraverso la fotografia il rispetto e la gentilezza che l'uomo ha naturalmente verso la natura.

Forse non lo ricordo bene.
Da piccolo potrei aver scattato delle foto, ma forse no.

Tuttavia, ho avuto più occasioni di usare una videocamera piuttosto che una macchina fotografica. Mio padre usava spesso la videocamera, quindi ho un'immagine più forte di quella.

Come ho detto prima, l'inizio è stato il viaggio a Kyoto durante il primo anno di università. Da lì, il mio interesse per la fotografia è cresciuto.

Durante la scuola elementare giocavo a dodgeball, mentre per sei anni alle medie e al liceo ho giocato a baseball, quindi ero piuttosto estroverso. Forse è per questo che non ho avuto molto contatto con le fotocamere. Tuttavia, anche ora, a meno che non stia lavorando a un progetto, sono sempre fuori.

Per farla breve, una volta avevo delle preferenze, ma nell'ultimo mese le ho perse.
Alla fine, è importante che si adatti bene al mio corpo. La sensazione di tenere la fotocamera e di premere il pulsante dell'otturatore deve trasmettersi direttamente al mio corpo. Penso che questa sensazione sia importante.

Inoltre, considero la fotocamera un compagno nella vita quotidiana, quindi voglio scegliere una fotocamera che penso userò a lungo. Se devo dire qualcosa, è necessario un equilibrio tra peso e leggerezza. Per questo motivo, ho smesso di usare le mirrorless. Non si adattavano al mio senso. A causa del baseball, ho le mani grandi, quindi le impugnature piccole mi stancano di più.

Ho anche problemi di vista, quindi mi trovo meglio con le reflex ottiche che sono più visibili. Le uso anche come artista, ma per lavoro utilizzo spesso fotocamere pesanti e compatte. Inizialmente usavo una Nikon D810, e ora la mia compagna è la D850.

Nelle attività artistiche, spesso utilizzo un obiettivo a focale fissa manuale Voigtlander. L'ULTRON 40mm F2 Aspherical SL IIs di Voigtlander è attraente per la sua leggerezza.

Ultimamente mi piace 'Crayon' di Fuji Taito. Ascolto da tempo 'incident' e 'Way too nice' di KID FRESINO.

Per me, che vivo a Tokyo nei miei vent'anni, sento che la forza di generi come HipHop e Rock si adatta bene.

Potrebbero essercene molti.
Ma posso dire con certezza che sono la mia ragazza e la mia famiglia. Penso che siano loro a influenzare me stesso.

Nella creazione delle opere, queste due presenze fondamentali nella mia vita sono indispensabili. Fino all'università non avevo questa sensazione, ma attraverso la fotografia sono arrivato a percepirla.

Tra le persone famose, rispetto Sansei Yamao, Daisetsu Suzuki, Ryuichi Sakamoto e Hayao Miyazaki. Sento fortemente da loro l'importanza di preservare la natura e il modo di essere giapponese.

Forse mi piacciono le persone che possiedono la gentilezza innata dell'essere umano.

Al momento, la fotocamera che vorrei usare è una Leica.
In passato usavo una M3, ma a causa dell'aumento dei prezzi delle pellicole, ho dovuto rinunciarvi con rammarico. Tuttavia, il fatto che ogni pezzo sia realizzato con cura a mano, la solidità e il modo in cui si adatta alla pelle con l'uso, sono caratteristiche che desidero riscoprire.

Inoltre, mi piacerebbe provare il modello più recente di Leica. Sento il desiderio di toccare l'ultimo modello che racchiude l'essenza di Leica.

Mi piace fotografare persone che bevono caffè in un caffè a mezzanotte o persone che stanno in piedi in un vicolo. Mi piacciono i luoghi tranquilli lontani dal trambusto della città. E ovviamente, amo anche la grande natura.

Ultimamente, mi capita spesso di notare piccoli fiori che crescono coraggiosamente lungo la strada. Quando il mio cane è morto, un fiore sconosciuto è improvvisamente sbocciato a casa. Sono rimasto sorpreso, ma forse è stato questo l'inizio.

Anche se piccoli, vivono con tutte le loro forze. Non parlano, ma vivono con impegno. Mi fermo a guardare queste scene.

Penso che sia sbagliato pensare solo al proprio profitto.

Cerco sempre di agire senza mettere il mio interesse personale al primo posto, mantenendo una posizione di parità con gli altri.

Inoltre, non mi piacciono le persone che non negano le opinioni diverse dalle loro. In altre parole, non riescono a dire chiaramente sì o no. Mi sembra che non si impegnino davvero con me.

Ultimamente, non compro molti vestiti.

Tuttavia, sono grato al negozio di abiti su misura 'Auba Jaconelli', per il quale mi occupo delle riprese. Ultimamente indosso spesso giacche, e in estate mi piace abbinare polo, jeans eleganti e mocassini per un look alla francese di una volta.

Di solito, non faccio acquisti online. Compro qualsiasi cosa mi piaccia, indipendentemente dal marchio, purché mi piaccia quando la vedo di persona.

Quando creo opere, potrei non avere impostazioni preferite. Tuttavia, la cosa più importante per me è non usare il flash. Amo la natura, quindi la cosa più importante è usare la luce naturale.

La mia abilità è catturare quell'istante che compone lo spazio, quindi la luce naturale che entra in quel luogo è fondamentale. Per la fotografia commerciale, a volte uso l'illuminazione, ma non mi piace usare la luce artificiale creata dall'uomo.